Ho deciso così di prendere in esame, in entrambe le foto, i medesimi soggetti che, da sempre, vengono considerati simbolo di bellezza e vitalità: la rosa e la farfalla.
Nella foto riguardante lo spazio pieno, ho riprodotto una rosa con sopra una farfalla entrambe al massimo della loro bellezza; i loro colori vivaci le rendono regine incontrastate di ogni giardino, due veri simboli di vita.
Esse esprimono i sentimenti più teneri ed appassionati e donano un senso di vitalità. È proprio tale vitalità che ci fa percepire questa fotografia come piena, ma nel momento in cui questo soffio vitale viene a mancare, si creano sensazioni di vuoto come ho cercato infatti di dimostrare con la seconda foto.
In quest’ultima, ho rappresentato, come nella prima, una rosa e una farfalla, ma stavolta strappate alla vita, alla libertà a causa dell’azione umana, entrambe private dalla loro amata natura, entrambe morte.
La rosa è un piccolo e delicato scrigno che non deve essere forzato per nessuna ragione altrimenti appassisce e si abbandona al suo destino. È proprio l’assenza di vita, di movimento, di colori vivaci ad incutere una sensazione di vuoto, di solitudine e tristezza nell’animo umano e di conseguenza questi sentimenti permettono ad una persona di associare la sensazione di spazio vuoto ad una foto.
In sostanza, secondo me, una foto è piena o vuota in base alle sensazioni di vitalità o tristezza che trasmette all’osservatore.
NOTA: ci tenevo a precisare che non ho ucciso la farfalla con lo scopo di fare la foto, ma faceva parte di una mia collezione di insetti, trovati già morti.
Nessun commento:
Posta un commento