Per dare il senso di pieno ho riempito la bacheca (fogli, appunti, inviti ad eventi, orario universitario, etc.) e l'ho fotografata. Dopo di che prima di ogni scatto toglievo un pezzo affisso, e gradualmente la bacheca si svuotava. Così quando non vi era più nulla da togliere ho fotografato la bacheca "vuota", lì appesa, fine a se stessa, quasi insignificante senza quei fogli che la riempivano. Il tutto ovviamente cercando di fotografare sempre dalla stessa angolazione.
Poichè il discorso che ho fatto è andare sia dal pieno al vuoto che dal vuoto al pieno secondo un percorso, ho scelto di unire le fotografie l'una all'altra con l'effetto della "pellicola cinematografica", dando così un senso di continuità, senza spezzare il filo logico che lega le immagini, le quali da sole non avrebbero acquisito significato.
Sicchè è possibile leggere la pellicola sia dall'alto verso il basso (pieno a vuoto) che dal basso verso l'alto (vuoto a pieno), a seconda di come si preferisce concepire un qualsiasi spazio.


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